Attenzione a non scattare mai questa foto, dal momento che nel momento in cui lo fai anche in buona fede, ti può costare davvero caro. Rischi fino a 6 mesi di galera. Andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta e che cosa sapere a riguardo.
Come è noto, la legge prevede tanti scenari, alcuni dei quali sono in maniera del tutto fisiologica assolutamente sorprendenti. Da questo punto di vista, è del tutto impossibile essere aggiornati ed informati su tutto, anche perché molto spesso le cose cambiano in maniera a dir poco repentina. Da questo punto di vista, c’è da registrare il fatto che ci sono alcuni paletti che, per l’appunto, fissa la legge e che ognuno di noi, nella vita di tutti i giorni, deve tenere in considerazione. Nello specifico, andiamo a puntare i riflettori sulle foto e, in particolare, su una che non puoi mai fare.
Siamo nell’epoca in cui le foto sono un tema assolutamente centrale. Si ha quasi la sensazione che le cose esistano ed accadono solo nel momento in cui vengono fotografate ed immortalate. In tal senso, c’è uno scatto che non devi praticamente mai fare dal momento che ti può costare davvero molto caro. Anche se lo fai in buona fede, infatti, rischi ben 6 mesi di galera. Andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta e che cosa bisogna sapere da questo punto di vista.
La legge pone i paletti anche a proposito delle foto da poter fare alle case ed ai palazzi. Il punto di riferimento da questo punto di vista è l’articolo 615 bis del Codice penale italiano che spiega come sia consentito fotografare una casa o un palazzo, comprendendo nello scatto anche balconi e finestre. Quindi non ci sono problemi da questo punto di vista? Assolutamente no, dal momento che ci sono dei limiti oltre i quali non ci si può spingere. Ed andiamo a vedere dunque quali sono.
Quello che non si può fare è immortalare in delle foto o in dei video delle persone mentre sono in casa loro e senza l’esplicito consenso da parte loro. In una fattispecie di questo tipo, si rischia una pena detentiva che va da sei mesi a quattro anni per chiunque utilizzi strumenti di ripresa visiva o audio al fine di ottenere indebitamente informazioni o immagini riguardanti la sfera privata di altre persone. Insomma, meglio non rischiare. Fermo restando che, sempre secondo la legge, questi rischi riguardano solo foto o video ad aree strettamente private, come gli interni di una casa o le pertinenze varie.